Quanto si risparmia con il fotovoltaico?
La tecnologia fotovoltaica è sempre più diffusa, grazie alla possibilità di rendere i propri consumi elettrici più sostenibili e risparmiare sui costi in bolletta. Tuttavia, prima di investire nel fotovoltaico è importante avere le idee chiare per prendere una decisione consapevole, analizzando con attenzione quanto si risparmia con il fotovoltaico per valutarne la convenienza economica oltre che ambientale.
In realtà è difficile calcolare il vantaggio economico di un impianto fotovoltaico, infatti bisogna considerare numerosi fattori e l’analisi andrebbe effettuata per ogni specifico progetto. Ad ogni modo, ecco alcune indicazioni utili di carattere generale, per avere maggiori informazioni a disposizione nella valutazione della sostenibilità economica di un impianto fotovoltaico e sulla configurazione migliore per risparmiare sulla bolletta della luce.
Il risparmio ottenibile con il fotovoltaico dipende da due aspetti principali:
- l’energia elettrica non prelevata dalla rete;
- l’elettricità venduta attraverso lo scambio sul posto.
Nel primo caso il risparmio è dato dall’autoconsumo, ovvero dall’utilizzo diretto dell’energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici per ridurre quella prelevata dalla rete esterna. Questa percentuale è piuttosto variabile, infatti dipende dal rendimento dei moduli che può essere condizionato dalla stagione climatica, dalla presenza di nubi, dall’irraggiamento solare, dall’efficienza dell’impianto installato e dalla presenza dell’accumulo fotovoltaico.
Oltre a coprire una parte del proprio fabbisogno di energia elettrica attraverso l’autoconsumo fotovoltaico, è possibile vendere l’elettricità al GSE (Gestore Servizi Energetici) e beneficiare di un conguaglio attraverso lo scambio sul posto. In pratica, il GSE riconosce un certo compenso per l’energia elettrica ceduta alla rete, credito che serve per ridurre il costo dell’elettricità prelevata dalla rete elettrica e pagata al proprio fornitore.
A questo punto cerchiamo di calcolare una stima del possibile risparmio che si può ottenere con il fotovoltaico, considerando i seguenti aspetti:
- impianto fotovoltaico da 3 kW senza accumulo;
- fabbisogno energetico di 3.000 kWh l’anno;
- costo dell’energia elettrica 0,50 euro/kWh;
- percentuale di autoconsumo del 30% (stima GSE).
Tenendo conto di un costo indicativo di 4.500-7.500 euro per il fotovoltaico da 3 kW senza accumulo, è possibile stimare un risparmio di 37,50 euro al mese, ossia circa 450 euro l’anno. Considerando che la produzione dell’impianto può andare da 3.000 a 4.500 kWh l’anno, a seconda delle condizioni climatiche e dell’area geografica, con l’autoconsumo al 30% il restante dell’energia elettrica viene ceduta al GSE con un ritorno economico di circa 0,10 euro/kWh, ottenendo dunque un bonus dal GSE da 210 a 360 euro l’anno.
In questo caso specifico, quindi, tra i 450 euro l’anno di risparmio dell’autoconsumo e i 210-360 euro l’anno dello scambio sul posto è possibile arrivare a un beneficio massimo di 660-810 euro l’anno, perciò servono da 5 a 11 anni per ammortizzare il costo dell’impianto e ottenere un vantaggio economico. Tuttavia, usufruendo delle detrazioni fiscali o dello sconto in fattura è possibile ridurre l’investimento della metà, con la possibilità di recuperare la spesa in 3 o 5 anni e rendere il fotovoltaico decisamente più conveniente.
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La tecnologia fotovoltaica è sempre più diffusa, grazie alla possibilità di rendere i propri consumi elettrici più sostenibili e risparmiare sui costi in bolletta. Tuttavia, prima di investire nel fotovoltaico è importante avere le idee chiare per prendere una decisione consapevole, analizzando con attenzione quanto si risparmia con il fotovoltaico per valutarne la convenienza economica oltre che ambientale.
In realtà è difficile calcolare il vantaggio economico di un impianto fotovoltaico, infatti bisogna considerare numerosi fattori e l’analisi andrebbe effettuata per ogni specifico progetto. Ad ogni modo, ecco alcune indicazioni utili di carattere generale, per avere maggiori informazioni a disposizione nella valutazione della sostenibilità economica di un impianto fotovoltaico e sulla configurazione migliore per risparmiare sulla bolletta della luce.
Il risparmio ottenibile con il fotovoltaico dipende da due aspetti principali:
- l’energia elettrica non prelevata dalla rete;
- l’elettricità venduta attraverso lo scambio sul posto.
Nel primo caso il risparmio è dato dall’autoconsumo, ovvero dall’utilizzo diretto dell’energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici per ridurre quella prelevata dalla rete esterna. Questa percentuale è piuttosto variabile, infatti dipende dal rendimento dei moduli che può essere condizionato dalla stagione climatica, dalla presenza di nubi, dall’irraggiamento solare, dall’efficienza dell’impianto installato e dalla presenza dell’accumulo fotovoltaico.
Oltre a coprire una parte del proprio fabbisogno di energia elettrica attraverso l’autoconsumo fotovoltaico, è possibile vendere l’elettricità al GSE (Gestore Servizi Energetici) e beneficiare di un conguaglio attraverso lo scambio sul posto. In pratica, il GSE riconosce un certo compenso per l’energia elettrica ceduta alla rete, credito che serve per ridurre il costo dell’elettricità prelevata dalla rete elettrica e pagata al proprio fornitore.
A questo punto cerchiamo di calcolare una stima del possibile risparmio che si può ottenere con il fotovoltaico, considerando i seguenti aspetti:
- impianto fotovoltaico da 3 kW senza accumulo;
- fabbisogno energetico di 3.000 kWh l’anno;
- costo dell’energia elettrica 0,50 euro/kWh;
- percentuale di autoconsumo del 30% (stima GSE).
Tenendo conto di un costo indicativo di 4.500-7.500 euro per il fotovoltaico da 3 kW senza accumulo, è possibile stimare un risparmio di 37,50 euro al mese, ossia circa 450 euro l’anno. Considerando che la produzione dell’impianto può andare da 3.000 a 4.500 kWh l’anno, a seconda delle condizioni climatiche e dell’area geografica, con l’autoconsumo al 30% il restante dell’energia elettrica viene ceduta al GSE con un ritorno economico di circa 0,10 euro/kWh, ottenendo dunque un bonus dal GSE da 210 a 360 euro l’anno.
In questo caso specifico, quindi, tra i 450 euro l’anno di risparmio dell’autoconsumo e i 210-360 euro l’anno dello scambio sul posto è possibile arrivare a un beneficio massimo di 660-810 euro l’anno, perciò servono da 5 a 11 anni per ammortizzare il costo dell’impianto e ottenere un vantaggio economico. Tuttavia, usufruendo delle detrazioni fiscali o dello sconto in fattura è possibile ridurre l’investimento della metà, con la possibilità di recuperare la spesa in 3 o 5 anni e rendere il fotovoltaico decisamente più conveniente.
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